NO ALLA FLESSIBILITA' DEL LAVORO INTESA COME LEGITTIMAZIONE ALLA PRECARIETA' ESISTENZIALE

mercoledì 17 ottobre 2007

LA "LEGGE 30", BOCCIATA DALLA ILO, L'AGENZIA DELLE NAZIONI UNITE PER I DIRITTI DEL LAVORO

Nel Giugno 2007 La Commissione dell'International Labour Organization, I.L.O., Agenzia delle Nazioni Unite per i Diritti del Lavoro, ha preso in esame la situazione in Italia e gli effetti della legge 30.
Queste le critiche al nostro Paese:
"Con il pretesto della flessbilità per modernizzare il mercato del lavoro, la Legge 30 del 2003 ha creato una situazione di Precarietà preoccupante";
"Secondo le statistiche ufficiali, i contratti a termine sono diventati quasi l'unico modo che hanno i giovani di trovare un impiego ma poi è raro che questi si traducano in lavori stabili, con un rapporto da uno a 25";
"Stanno aumentando le distorsioni del mercato del lavoro, specialmente nel Sud del paese dove la diminuzione del tasso di occupazione ha raggiunto livelli allarmanti".

Dai verbali dell'audizione italiana, emerge con chiarezza "l'incompatibilità" delle riforme del Governo Berlusconi rispetto alla Convenzione 122 sulle politiche del lavoro.

La Convenzione impone agli Stati membri l'adozione di "programmi diretti a realizzare un impiego pieno, produttivo e liberamente scelto" e in generale "l'elevazione dei livelli di vita, attraverso la lotta alla disoccupazione e la garanzia di un salario idoneo".

Invece, secondo la Commissione composta da 20 giuslavoristi di tutto il mondo, "l'unico fine perseguito dal vecchio governo è la liberalizzazione del mercato del lavoro secondo un modello di contrattazione sempre più indvidualizzata, a discapito di politiche territoriali di sviluppo nel'industria e nella ricerca, fondamentali per assicurare competitività nei settori innovativi, anzichè cercare di competere con le economie emergenti sul costo del lavoro".

La Commissione Internazionale dopo aver ascoltato i Sindacati e imprese e dopo la valutazione della Legge 30 e dlle sue forme contrattuali ha dato le sue indicazioni individuando alcune priorità da seguire per rimediare ai danni dell'ultima riforma - Legge n.30 del 14 Febbraio 2003 - e rispettare la Convenzione 122.

In sintesi è stato richiesto:

"un ritorno alla centralità del rapporto di lavoro a tempo indeterminato come forma tipica di occupazione", attraverso una concertazione che vada a beneficio dei lavoratori, in termini di condizioni salariali e di vita, e non solo delle imprese.

Vedi articolo integrale sul Link:

http://www.esserecomunisti.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=18996